Negli ultimi tempi si parla spesso di innovazione sociale. Ma quanti di noi sanno di cosa realmente si tratta? Se una definizione univoca e condivisa non esiste, almeno per il momento (sulla rete spopolano i dibattiti sul tema), tutti concordano sul fatto che il concetto racchiuda in sé almeno due accezioni. Un'innovazione "socializzata" in grado di creare nuovi saperi tecnici e, un' innovazione con un approccio pragmatico ai problemi sociali. Ciò che davvero appare imprescindibile, in ogni caso, è l'impiego di nuove tecnologie e nuove forme organizzative.

Se ci pensiamo, in effetti, gran parte delle innovazioni che hanno veramente fatto la differenza negli ultimi anni non sono il prodotto esclusivo di grandi società o centri di ricerca, ma incorporano la quotidiana creatività di piccole imprese e singoli individui: l'innovazione sociale nasce nei dormitori di un college, negli scantinati di una scuola o in un garage: è l'intuizione di chiunque s'inventi una soluzione che prima non c'era attraverso il potere connettivo e collaborativo di uno smart-phone o di un sito web.

Se il terreno più fertile allo sviluppo di innovazione sociale ¿ come è facilmente intuibile ¿ sono gli Stati Uniti, anche l'Italia sta facendo passi da gigante in questa direzione. Gruppi di giovani e neolaureati hanno iniziato da tempo a far circolare le loro idee attraverso la rete e, da una parte all'altra della Penisola, le start up si moltiplicano (esemplare il caso di TheHub). Nonostante la qualità delle proposte in circolazione, ciò che ancora manca in molti casi, è qualcuno che investa in queste idee e le trasformi in business di successo.

 Allo scopo di scoprire talenti e finanziare progetti innovativi è nato ItaliaCamp. Presieduto dal direttore generale della Luiss, Luigi Celli, e ideato da un gruppo di giovani esponenti della società civile in partnership con la Presidenza del Consiglio di Ministri e circa 60 università nazionali e internazionali, ItaliaCamp ha tre obiettivi: contribuire attivamente allo sviluppo di una diversa coscienza partecipativa; individuare e sostenere la formazione di nuove leadership individuali e collettive che possano lavorare concretamente per il bene del Paese e, infine, promuovere idee che mettano al centro il cittadino, nel rispetto dei principi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Nel 2011 ¿ il suo primo anno di attività - attraverso il concorso "La tua idea per il Paese" e un roadshow di incontri operativi informali sul territorio (i cosiddetti BarCamp), ItaliaCamp ha individuato oltre 700 progetti. Di questi, 10 sono stati scelti da una giuria per essere sviluppati. Essenziale è stato il ruolo delle imprese partner ¿ tra cui Sisal ¿ che hanno "adottato" le idee vincitrici e offerto il supporto necessario alla loro concreta realizzazione. Nell'ambito di questo percorso, Sisal ha sceltoin particolare di sostenere il progetto "Scuola d'impresa"  finalizzato ad indirizzare l'oggetto delle tesi universitarie in percorsi di ricerca trasferibili dal mondo accademico al mondo delle imprese e delle Istituzioni.

Non solo. Lo scorso 21 dicembre Sisal ha dato vita, insieme alle altre aziende,alla Fondazione ItaliaCamp con lo scopo di promuovere e sostenere continuativamente i progetti d'innovazione sociale della associazione.

Una parte essenziale del Programma di Responsabilità Sociale di Sisal è dedicata proprio al supporto di percorsi di crescita e alla progettazione di nuove opportunità rivolte ai giovani talenti perché possano completare la loro formazione e acquisire strumenti adeguati per inserirsi nel mondo del lavoro. 


Telefono:02.8868971 02.8868971
Fax: 02.8868281 02.8868281