Sisal scommette su digitale e internazionalizzazione

Francesco Durante, CEO Sisal S.p.A.

Come in molti altri settori, anche in quello dei giochi le speranze di una rapida ripartenza sono legate al digitale. Nel 2019 i giochi online rappresentavano solo il 10% della spesa complessiva, che nel 2020, è stato pari a 12,7 miliardi euro, ma la loro incidenza è più che raddoppiata nell’arco dei dodici mesi. In questo contesto Sisal si trova in una posizione privilegiata, avendo puntato con convinzione sul digitale ben prima dell’epidemia di Covid-19 e potendo così vantare oggi una quota di ricavi provenienti dal Web superiore al 50%.

Siamo il brand leader in Italia per quel che riguarda il digitale e intendiamo proseguire su questa strada - afferma Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal - Gli altri due pilastri della nostra strategia di crescita oltre al digitale sono la sostenibilità e l’internazionalizzazione”.

Sisal è oggi presente in tre mercati esteri, Marocco, Spagna e Turchia e altri si aggiungeranno nei prossimi mesi. Nel Paese africano è attiva dal gennaio 2019 grazie all’aggiudicazione della licenza per la gestione e lo sviluppo di “un portafoglio che comprende i giochi numerici a quota fissa, quelli a totalizzatore nazionale, le lotterie istantanee, i giochi online, le virtual race e le Mil (Machines Interactive Lotteries)”. Al luglio del 2019 risale invece lo sbarco sul mercato spagnolo, dove Sisal si è aggiudicata una licenza per i giochi online, mentre nell’agosto dell’anno scorso è stata la volta della Turchia, dove Sisal, assieme all’operatore turco Şans Digital, ha ottenuto una concessione decennale per giochi numerici, lotterie istantanee e giochi online.

A breve entreremo anche nel mercato tedesco dell’online - prosegue Durante - mentre ad aprile abbiamo annunciato la partecipazione alla gara per la gestione della Uk National Lottery, la più importante lotteria al mondo; l’esito della gara sarà annunciato alla fine del 2021”.

Per sostenere la sua crescita nelle nuove tecnologie Sisal investe 50 milioni di euro all’anno, che vengono in gran parte utilizzati per l’assunzione di sviluppatori ed informatici. Nei primi tre mesi del 2021 sono entrate nel gruppo 111 persone e altre 100 assunzioni sono previste nei prossimi mesi. Oggi sono oltre 500 le persone che scrivono codice per prodotti e piattaforme, mentre il sito Sisal.it registra fino a 1 milione di accessi al giorno.

Per quel che riguarda infine la sostenibilità siamo da tempo impegnati in iniziative per diminuire sempre di più il numero di giocatori problematici, promuovere il gioco responsabile e aiutare i giocatori a distinguere quello legale da quello illegale. Il nostro è un settore particolarmente sensibile che richiede un grande impegno anche sul fronte sociale da parte degli operatori che devono collaborare attivamente con le istituzioni; la ricerca condotta da Luiss Business School e Ipsos, ad esempio, ne ha messo in luce l’urgenza”.

L’altro tema oggetto di confronto con le autorità è il quadro normativo, che presenta l’anomalia di essere differente da regione a regione nonostante le licenze siano ovviamente valide su tutto il territorio nazionale. “Per programmare investimenti di lungo periodo è necessario avere regole certe e valide in tutta Italia - spiega Durante - Per questo motivo si rende necessario un riordino normativo del settore che consenta di tornare verso una maggiore centralità di decisione per uniformare le regole su tutto il territorio nazionale per quel che riguarda orari, distanziamenti dei punti gioco da luoghi sensibili e tutti gli altri aspetti previsti dalle varie normative”.

Per rendersi conto della disomogeneità è sufficiente guardare alle ultime delibere regionali o a quelle che stanno per essere varate. Nelle scorse settimane il Piemonte ha modificato la rispettiva legge regionale intervenendo sulla distanza minima dei punti vendita dai luoghi sensibili, chiese, scuole, asili ed oratori, e abolendo la retroattività della legge che avrebbe impedito la raccolta di gioco anche a chi ne aveva legittimamente acquisito il diritto attraverso concessione statale.

Questo problema esiste anche in altre importanti regioni come Lazio, Friuli e Marche dove sono allo studio proroghe di 12 mesi per l’entrata in vigore di leggi. “La ripartenza del settore dei giochi, che ha iniziato a tornare alla normalità a partire da fine maggio con il progressivo passaggio di molte regioni in zona bianca, dipenderà anche dalle decisioni che verranno prese sul fronte normativo. Per recuperare il -33% fatto registrare nell’anno del Covid-19 ci vorrà però del tempo”.

 

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