Lo scorso 22 Ottobre AIPS (Association Internationale de la Presse Sportive) insieme alla Gazzetta dello Sport e all’Associazione Europea delle Lotterie Nazionali, ha promosso un workshop di ampio respiro sul tema del gioco dal titolo “Scommesse clandestine e partite truccate: i rimedi contro questo cancro dello sport”. Anche Sisal ha partecipato a questa iniziativa, insieme a Lottomatica e Ussi Lombardia (Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi).
Da alcuni anni, le cronache internazionali portano alla luce gli scandali nel mondo dello sport professionistico, svelando spesso la presenza di complesse organizzazioni criminali dietro le quinte: dai casi di doping alla corruzione, dalla compravendita degli atleti alle partite truccate. La manipolazione degli incontri sportivi, in particolare, appare come uno delle principali piaghe degli ultimi tempi, dilagate grazie alla diffusione di internet e dei siti di scommesse online. Spesso infatti queste piattaforme sfuggono all’applicazione di regole giuridiche, offrendo un terreno fertile all’illegalità.
Non sorprende che il calcio sia tra gli sport, il più coinvolto negli scandali (pensiamo alla recente vicenda del calcio scommesse nostrano), con oltre 2/3 dei casi di frode sportiva.
Nel corso del dibattito, sono emersi alcuni dati interessanti che fotografano la situazione internazionale in tema di sport e criminalità: secondo le rilevazioni presentate, negli ultimi due anni, le organizzazioni malavitose hanno creato trame criminali in oltre 15 paesi nel mondo. A sorpresa, le nazioni coinvolte sono anche le più “evolute” dal punto di vista della regolamentazione sportiva, come gli Stati Uniti e il Canada, oltre oceano, e l’Italia, il Belgio e la Finlandia, in Europa.
Questi dati ci spingono a riflettere su come lo sport - e i sani principi a esso associati -abbia progressivamente ceduto il passo alla illegalità, al punto di perdere i suoi valori fondativi. Per fermare il fenomeno è indispensabile che gli operatori legali delle scommesse, di cui Sisal è uno dei principali rappresentanti in Italia, diventino parte attiva di un sistema virtuoso in grado di denunciare casi sospetti. E’ necessario creare un sistema globale che funzioni, a tale scopo, sono indispensabili alcune iniziative: in primo luogo, stimolare la diffusione di un quadro disciplinare in quelle nazioni che ancora ne sono sprovviste, di conseguenza istituzionalizzare un sistema di sanzioni coerente e severo che possa tenere alla larga le tentazioni di un facile e cospicuo guadagno. Infine, creare un forum globale in cui gli stakeholder del gioco possano collaborare insieme contro la diffusione di pratiche scorrette.
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