Il fund raising ha subito nel corso degli anni una profonda evoluzione, assumendo forme diverse da quelle originarie. Dalla cultura del filantropismo si passa così a una moderna cultura dell'"investimento sociale", come evidenziato da Andrea Caracciolo e Massimo Coen Cagli in un interessante saggio sul tema. Questa trasformazione, secondo i due studiosi, è caratterizzata da alcuni concetti chiave: reti sociali, comunità, partnership, azione sociale, governance, radicamento e prossimità, dialogo. Se è vero che la complessità della società è cresciuta a dismisura nell'ultimo decennio, è altrettanto vero che creare reti sociali più solide ed estese è diventato significativamente più semplice.

Secondo la famosa legge dei sei gradi di separazione ognuno di noi può raggiungere un altro individuo che non conosce con al massimo sei passaggi. Questo spiega come sia facile oggi instaurare e poi muoversi all'interno di ampie reti di relazioni. Grazie alla loro natura interattiva e al legame di reciprocità che unisce i suoi membri (basti pensare a Facebook), queste reti non solo trasmettono fiducia a chi ne fa parte ma soprattutto rappresentano un terreno fertile per la ricezione di input in modo rapido, economico e democratico. Come sappiamo, il meccanismo della donazione o del finanziamento si basa su un legame di tipo fiduciario tra il richiedente e il donatore: le reti sociali  - in special modo quelle nate con il web 2.0 in cui l'identità digitale è la stessa di quella reale - hanno un potere enorme nel veicolare campagne di fund raising efficaci proprio in quanto produttrici di fiducia tra un numero elevato di utenti

Esemplare il caso del progetto Causes nato da un'idea di Sean Parker - inventore di Napster e grande amico di Mark Zuckerberg. "Causes" - nel senso di "buona causa" - è una innovativa piattaforma che raccoglie al suo interno una serie di iniziative di beneficenza (a carattere religioso, politico o  laico) che gli utenti possono promuovere o scegliere di sostenere con una delazione libera a seconda delle loro personali inclinazioni. Da quando ha aperto, alla fine del 2006, il sito ha dato voce ad oltre 500.000 "Buone cause" che hanno ricevuto il sostegno di oltre 170 milioni di persone nel mondo.

Anche Sisal ha scelto di appoggiarsi alla propria "rete" di stakeholders per chiedere loro di sostenere alcune "buone cause" come ad esempio la raccolta fondi a favore dei terremotati in Emilia. Grazie alla sua presenza capillare sul territorio Italiano tutti i giocatori possono effettuare una donazione attraverso uno delle oltre 40.000 ricevitorie, anche senza necessariamente acquistare i prodotti Sisal.


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