Oggi si registra, con il record di abbandoni scolastici (l'Istat ne ha certificati 809 mila nel 2010), un preoccupante incremento del cosiddetto "analfabetismo di ritorno". Questo fenomeno, che affligge chi ha perso le competenze acquisite una volta terminata la scuola dell'obbligo,  è favorito, almeno in parte, dalla crescente dipendenza televisiva e tecnologica dei nostri giovani.

In effetti, se andiamo a vedere il numero di laureati in Italia, il nostro Paese si colloca alle ultime posizioni dell'Unione Europea. Tra i connazionali di età compresa fra i 25 e i 34 anni, solo 19 italiani su 100 risultano in possesso di un diploma di laurea. Peggio di noi ci sono soltanto Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia. A questa (bassa) percentuale si contrappone il gigantesco bacino di analfabeti, semianalfabeti o in possesso della sola licenza elementare.

Le ragioni alla base di questa "emergenza culturale" sono molteplici e possono essere rintracciate, in parte, nella carenza di finanziamenti al nostro sistema scolastico: l'Italia investe il 4,8 percento del Pil in istruzione. Poco rispetto agli altri Paesi europei, rispetto ai quali lo Stivale si posiziona al ventiduesimo posto in classifica.

Ma qual é la ricetta per salvare la scuola? Un maggiore coinvolgimento degli studenti, troppo spesso esclusi dal confronto, dal dialogo e dalle scelte sul proprio futuro, potrebbe favorire un cambiamento risolutivo.

Ne è convinta Sisal che da tempo si impegna a sostenere progetti volti a valorizzare la crescita formativa dei giovani attraverso il sostegno a programmi di didattica ad alto valore aggiunto. Sisal, in particolare, vuole essere di supporto a quelle associazioni attive nell' intercettare i bisogni della popolazione in età scolare sia a livello di prevenzione - attraverso la promozione di attività che contrastano l'abbandono scolastico - sia a livello di istruzione, per aiutare gli studenti a identificare le capacità inespresse e incanalare il loro talento in percorsi formativi capaci di valorizzarlo.

Nasce a questo scopo, ad esempio, la partnership di Sisal con Portofranco, il Centro di Aiuti allo Studio che si rivolge a studenti delle scuole medie superiori fornendo un supporto gratuito nello svolgimento dei compiti e nel recupero dei debiti formativi e delle conoscenze disciplinari. O ancora, la collaborazione dell'azienda con la Fondazione No Profit "Color Your Life", la cui mission è individuare e valorizzare i talenti "in erba" nei campi artistico, scientifico e artigianale per garantire loro le condizioni di una formazione di eccellenza. A questo proposito Color Your Life ha creato la DREAMERSchool, un campus estivo  per ragazzi di età compresa fra i 13 e i 18 anni provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso bandi ad hoc. Non solo un centro culturale - di orientamento e formazione -  ma soprattutto un luogo per conoscere se stessi e sperimentare le proprie potenzialità.

Proprio in questo contesto si inserisce "W la Scuola" un progetto realizzato da Save the Children  nel 2011 e pienamente supportato da Sisal con l'obiettivo di agire concretamente in una città dove il tasso di dispersione scolastica è ancora molto al di sopra della media nazionale: Napoli. L'iniziativa, nata in seguito ad un progetto pilota su Roma nel 2010, ha interessato nell'anno scolastico 2011-2012, due municipalità della capitale campana arrivando a coinvolgere un totale di 4500 studenti e docenti. Una campagna di sensibilizzazione sul tema della dispersione scolastica (supportata dal Comune di Napoli), la creazione di consigli consultivi permanenti come organi di dialogo sul tema, laboratori per studenti e docenti e infine un effettivo sostegno didattico rivolto ai più giovani: questi gli ingredienti dell'iniziativa che, con successo, è riuscita nell'intento di aiutare i ragazzi ad affrontare e comprendere le cause che portano all'abbandono scolastico.


Telefono:02.8868971 02.8868971
Fax: 02.8868281 02.8868281