Bisogna volere l'impossibile perché l'impossibile accada. La massima di Eraclito sembra scritta apposta per commentare le straordinarie imprese degli atleti che si sono sfidati alle Paralimpiadi di Londra 2012.  I nostri Azzurri hanno eccelso superando i propri limiti ben 28 volte, portando a casa dieci medaglie in più rispetto a quelle vinte ai giochi di Pechino.  Da Martina Caironi, 22enne vincitrice nei 100 metri a Roberto Bargna oro nella corsa in linea su strada, sono molti gli episodi che ci ricordano come niente sia davvero irraggiungibile se ci sono volontà e passione. Due in particolare sono le storie che ci hanno ricordato quanto ciò che sembra irrealizzabile talvolta lo è solo nella nostra testa: la storia di Alessandro Zanardi, due ori nelle gare individuali più l'argento in staffetta, e quella di Assunta Legnante, record del mondo nel getto del peso. 

Alex, campione di vita e speranza

Classe 1966, bolognese doc, Zanardi è nato per vincere. Una carriera fulminante tra Formula 1 e Formula Cart, fino al tragico incidente del 2001, in cui rischiò la vita e perse entrambe le gambe. Ma Alex non si è mai arreso e da quel giorno ha cambiato pelle molte volte, inanellando un successo dopo l'altro: a bordo di una vettura appositamente modificata è tornato in pista; ha calcato le scene rivestendo i panni di presentatore di un programma televisivo di successo.  Oggi Alex si è reinventato campione di handbike  diventando in breve tempo il numero uno anche in questa disciplina. Sulla sua bicicletta speciale ha raggiunto i 40 chilometri orari vincendo la prova a cronometro nell'arena di Londra.  Fra le tante parole che di lui ci hanno ispirato, prendiamo a prestito queste: "La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni".

Assunta Legnante, dal paradiso all'inferno e di nuovo al paradiso

Napoletana verace, nata il 14 maggio 1978 e originaria di Frattamaggiore, Assunta è primatista italiana assoluta (sia outdoor che indoor) nel lancio del peso. Nel 2004 inizia ad accusare i primi problemi alla vista, dovuti ad un glaucoma congenito all'occhio destro. Nonostante ciò, nel 2007 è campionessa europea indoor nel getto del peso. Al termine della stagione 2009 decide di concludere definitivamente la sua carriera a causa dall'aggravarsi della sua patologia che, alcuni anni dopo, nel 2012, la porterà a perdere la vista da entrambi gli occhi.  Ma Assunta non si da per vinta: alle Paralimpiadi di Londra, dopo aver esordito nel lancio del disco con l'ottavo posto e un lancio di 30.81, trionfa nella sua specialità del Getto del Peso, stabilendo il nuovo record del mondo con. Soprannominata affettuosamente dai fan "il cannoncino",  questa straordinaria atleta sogna di essere come Pistorius e attende con speranza il prossimo appuntamento olimpico a Rio de Janeiro.

 Lo sport costituisce soprattutto per i giovani un imprescindibile strumento di formazione, crescita e socializzazione. Ecco perché Sisal dedica una parte del proprio programma di Corporate Social Responsibility alla promozione   dei valori sani ad esso legati: lealtà, disciplina, rispetto per l'avversario e gioco di squadra sono indispensabili per vincere nella vita


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