La fortuna di essere italiani
Raccontare il SuperEnalotto vuol dire anche raccontare il nostro Paese e il suo stile di vita.
Dal primo Jackpot di Poncarale nel 1998 in poi: sono tantissimi i piccoli centri che sono stati scelti dalla fortuna
Il caso più curioso è quello di Bagnone, una piccola rocca tra i monti della Lunigiana che ha sfatato il detto secondo il quale sarebbe più facile essere colpiti da un meteorite che vincere al SuperEnalotto. E gli abitanti di Bagnone lo sanno bene cosa significa essere colpiti da un meteorite. Era infatti il 1904 quando sul paesino toscano precipitò il meteorite di ferro più grande mai caduto in Italia, ben 48 kg di "polvere di stelle" di cui ancora si tramanda la storia di generazione in generazione. Ma a Bagnone si parla ancora oggi anche del Jackpot da oltre 147 milioni di euro vinto il 22 agosto del 2009 con una giocata di soli 2 euro, una strizzata d'occhio della sorte a cui tutti ripensano ogni volta che passano per via della Fortuna, la strada intitolata alla dea bendata proprio dopo quel Jackpot. Sarà anche per questo che in seguito, nei monti del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, sono arrivati anche moltissimi turisti stranieri incuriositi dalla fama del borgo della buona stella?
C'è anche chi, grazie al SuperEnalotto, ha tentato di scrollarsi di dosso la fama opposta, quella di "paese più sfortunato d'Italia". Colobraro è un piccolo centro in provincia di Matera, aggrappato alle pendici di un monte funestamente chiamato Calvario, che tra leggende e dicerie si è visto affibbiare nel tempo la patente di "innominabile". Basti pensare che, pur di non pronunciarne il nome, nei dintorni si preferisce dire "vado a quel paese"! Una cattiva fama che nel giugno del 2016 il sindaco Andrea Bernardo ha cercato di sfatare una volta per tutte coinvolgendo l'intera popolazione in un sistema da record per cercare di vincere l'allora Jackpot più alto d'Europa. L'idea gli era venuta notando i numerosi forestieri che raggiungevano la ricevitoria sotto la finestra del Comune per tentare la sorte, e così decise di chiamare direttamente chi la fortuna la rappresenta chiedendo di prendere a cuore il caso dei suoi concittadini. Per l'occasione Sisal ha creato uno dei più grandi sistemi mai realizzati prima in Italia, e l'ha donato gratuitamente alla comunità di Colobraro, unico caso nella storia del gioco. Purtroppo “la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo” e il sistemone non ha portato vincite, ma la serata di musica, festa e gastronomia durante la quale sono state distribuite le ricevute è passata alla storia, e Colobraro è diventata una tappa immancabile per i turisti che visitano il vicino Parco Nazionale del Pollino.
Il gioco è ben presto diventato un vero fenomeno nazionalpopolare, e cosa più della musica pop italiana sa unire le diverse generazioni del nostro Stivale?
Due sono stati i momenti in cui il SuperEnalotto si è aggiunto al coro degli appassionati. La prima in occasione del lancio del nuovo SuperEnalotto, quando Sisal ha affiancato il tour dei Pooh “Reunion-L’Ultima notte insieme”, con l'eccezionale ritorno di Riccardo Fogli per festeggiare i 50 anni di carriera della band. Tra le tappe del lungo abbraccio finale tra i fan e il quintetto bolognese, anche una serata speciale, il 30 gennaio 2016 a Napoli, quando Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Riccardo Fogli e Stefano D'Orazio sono stati tra i protagonisti de La Città del Sorriso, l'evento interamente dedicato al SuperEnalotto con musica, comicità e spettacoli ad animare il cuore della città che più di tutte sa regalare un sorriso a chi la visita . La seconda l’anno successivo, quando SuperEnalotto ha sostenuto “Radio Italia Live – Il Concerto”, il più grande evento musicale gratuito d’Italia nelle piazze di Milano e Palermo.
Ci sonopoi dei luoghi speciali in cui da sempre il SuperEnalotto è vicino agli italiani: le migliaia di ricevitorie e bar distribuiti in tutta Italia. Scegliere i numeri tra un caffè e un aperitivo, compilare la schedina, riporla al sicuro sono tra quei piccoli gesti in cui tutti ci riconosciamo. È tra una chiacchiera e l’altra che sono nati i sistemi, le giocate collettive da dividere in parti uguali tra tutti, ed è così che è nata anche l'idea della Bacheca dei Sistemi, il modo in cui Sisal ha voluto accompagnare questa dimensione sociale e collettiva del suo gioco più conosciuto. Condividere il grande sogno! Come è avvenuto già più volte, per esempio con il Jackpot da record del 2010, di ben 177,7 milioni di euro, o l'ultimo del giugno 2018, vinti proprio grazie a una giocata della Bacheca dei Sistemi.
Nella prossima puntata: i vincitori del SuperEnalotto
Tra i grandi protagonisti di questa storia ci sono proprio loro, i vincitori. In oltre 20 anni il nostro Ufficio Premi, dalle vincite minori ai Jackpot, ha aperto le porte a volti increduli e sorrisi impacciati: è così che SuperEnalotto ha stretto la mano a migliaia di italiani che non dimenticheranno più quei sei numeri con cui hanno portato a casa, insieme a un’incontenibile felicità, alcuni dei premi più alti al mondo.